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Celebrata la Festa della Toscana in consiglio comunale

Durante la sessione speciale di questa mattina, il Consiglio comunale ha celebrato la Festa della Toscana 2018, per ricordare l’anniversario dell’abolizione della pena di morte, deliberata nel 1786 dal Granduca di Toscana Pietro Leopoldo.

Il Siena Viole Ensamble dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “Rinaldo Franci” ha eseguito un intrattenimento musicale, al quale era presente anche il direttore Luciano Tristaino.

Il presidente dell’assemblea consiliare Marco Falorni, introducendo la giornata celebrativa, ha proposto una riflessione sul pavimento della Collegiata di Provenzano: “esattamente sotto la cupola della Chiesa, il pavimento forma un cerchio policromo, bellissimo, contenente al centro lo stemma dei Medici, e tutto intorno lo stemma dell’Opera di Provenzano e quelli di tutte le diocesi comprese nel territorio della metropolìa di Siena, le stesse che c’erano anche al tempo della Repubblica senese. Era questo un modo, molto politico, per trasmettere ai senesi, sudditi dal carattere riottoso, la sensazione che potevano stare tranquilli: lo stemma al centro, cioè quello dei Medici, dava la nuova garanzia di stabilità, ma intorno tutto restava come prima, cioè l’antica Repubblica poteva finalmente mantenere le sue istituzioni”. “E non è un caso se, dopo la caduta della Repubblica senese, e ottenuta l’investitura granducale, i Medici non si fecero chiamare granduchi di Toscana, ma duchi di Firenze e di Siena, a riaffermare almeno formalmente l’autonomia amministrativa della Stato senese recentemente conquistato”.

A seguire il professor Raffaele Ascheri è intervenuto sul tema: “Dai Medici ai Lorena; il Granducato di Toscana, un faro di civiltà per l’Europa”.

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