Massimo Castagnini è ufficialmente il terzo candidato a sindaco di Siena, dopo Pacciani del Polo Civico e Montanari appoggiato dal centrodestra, in attesa delle primarie del centrosinistra del 12 febbraio (domenica alle 12 il termine per presentare i nomi, al momento ci sono in lizza Anna Ferretti ed Ernesto Campanini). Castagnini ha sciolto le riserve tendendo però la mano al centrodestra con la proposta delle primarie. In caso di bocciatura da parte dei partiti, correrà da solo. “Voglio essere un candidato inclusivo, non voglio dividere la maggioranza”, ha spiegato il presidente di Sigerico, che nei prossimi giorni si dimetterà dal vertice della partecipata del Comune che gestisce tra le altre cose tasse, parcheggi, bagni pubblici e Santa Maria della Scala, nonostante il suo incarico scada nel 2025 (al suo posto si fa il nome di Leonardo Tafani).
Ieri nella Saletta dei Mutilati c’erano circa 200 persone, tra cui tre assessori comunali (Colella, Appolloni e Fattorini) ma non il sindaco De Mossi, che però oggi tramite il portavoce ha spiegato come l’idea delle primarie sia positiva, e che il centrodestra debba rimanere unito.
“Quella delle primarie può essere un’idea positiva, che mi sento di appoggiare e caldeggiare nel caso non si trovi una sintesi in altro modo. La cosa fondamentale, torno a ripeterlo, è mantenere unita la coalizione che ha ben governato Siena in questi 5 anni. E che ha ancora tanto lavoro da fare”, dice De Mossi.
“Fino all’ultimo momento eserciterò in pieno il mio ruolo di sindaco – prosegue De Mossi – ma anche di garante della coalizione che i cittadini senesi hanno democraticamente scelto nel 2018, rompendo un monopolio della sinistra durato oltre 70 anni. È questo il motivo per cui, smentendo nei fatti certe voci che si erano diffuse in modo impreciso, ieri ho ritenuto di non partecipare all’evento di lancio di Castagnini, pur avendo espresso un forte apprezzamento per una figura dalle grandi qualità. Perché credo che il valore dell’unità del centrodestra debba superare le nostre preferenze individuali. È per questo che voglio ribadire l’appello che ho già fatto nelle scorse settimane: partiti e forze civiche trovino una sintesi”.
“Le due ali della nostra coalizione – conclude De Mossi – hanno entrambe contribuito in modo decisivo al lavoro di modernizzazione che abbiamo avviato in questi anni. E sono entrambe necessarie per portare avanti il percorso iniziato. Ecco perché chiedo a tutti, con grande responsabilità, di avviare un rapido confronto. Se una sintesi non fosse possibile, affidare la scelta tra i due candidati emersi direttamente agli elettori del centrodestra sarebbe una buona soluzione, democratica e costruttiva”.