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Cane da caccia ucciso con colpi di arma da fuoco, deferito un cacciatore della Val d’Arbia

I Carabinieri Forestali di Rapolano Terme e il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Siena hanno deferito un cacciatore residente in Val d’Arbia, per ipotesi di reato di uccisione di animale, per aver cagionato la morte del proprio cane da ferma con colpi di arma da fuoco, dissimulandone la morte per cause naturali.

I fatti risalgono verso la fine del mese di ottobre quando, a seguito della segnalazione di un cittadino, i militari sono intervenuti, durante le ore notturne, in un’area boschiva di Asciano dove hanno trovato il cadavere di un cane da caccia, verosimilmente abbattuto con colpi di arma da fuoco; lo stesso presentava, infatti, marcate ferite concentrate nelle regioni alte del corpo, dove solitamente viene inoculato il “microchip” per l’identificazione in anagrafe canina. Sul posto sono stati rinvenuti elementi utili a identificare il responsabile.

Nei giorni scorsi è stata data esecuzione a decreto di perquisizione locale emesso dall’A.G. procedente, all’esito del quale sono stati posti sotto sequestro 3 fucili di calibro compatibile con i bossoli di cartucce rinvenuti nel luogo dell’uccisione del cane e di una pistola non regolarmente denunciata.

Inoltre i Carabinieri Forestali hanno provveduto al ritiro preventivo e cautelativo ai sensi del T.U.L.P.S. di 7 fucili, di oltre 2.000 cartucce ed altro materiale esplodente, informando la Prefettura e la Questura di Siena per le determinazioni del caso.

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