“A fronte di un settore che mostra importanti risultati sia per utili che per vendite, come si evince dagli ultimi dati sull’export pubblicati da Intesa San Paolo, dove il settore della camperistica Valdelsana incide per circa un terzo, – dichiarano Daniela Miniero, Segretaria Generale FIOM-CGIL Siena, e Iuri Campofiloni, responsabile FIOM-CGIL Camperistica Toscana – pensiamo che il livello negoziale tra le parti debba avere come presupposto fondamentale il coinvolgimento dei lavoratori”.
“Nel solo 2023 il fatturato ha sfondato il miliardo di euro andando a segnare un più 169 per cento di utili rispetto al 2022, – proseguono i sindacalisti – se sommiamo gli utili generati dal settore negli ultimi due anni si arriva a 145 milioni di euro con una marginalità netta prodotta da ogni lavoratore di circa 72.500 euro”.
“Pertanto crediamo che sia il momento opportuno per aprire ad una nuova fase negoziale sindacale unitaria – aggiungono Miniero e Campofiloni – che possa superare una contrattazione difensiva attuata in condizioni radicalmente differenti e che oggi non ha più motivo di essere. Una contrattazione che sia inclusiva, partecipata, che superi le differenze e le ingiustizie create in questi anni, che ridistribuisca la ricchezza prodotta e migliori le condizioni di lavoro, intervenendo su salario, orario di lavoro, organizzazione del lavoro, salute e sicurezza”.
“Chiediamo di ripartire dal documento unitario sul settore toscano presentato da tutte le sigle confederali nell’occasione dell’evento svoltosi al Teatro Politeama di Poggibonsi nel maggio 2022 e che ha portato successivamente ad un tavolo regionale ancora aperto, – concludono i rappresentanti della FIOM CGIL – soprattutto alla luce delle ultime dichiarazioni poco rassicuranti di Stellantis che in una diatriba con il Ministro Urso minaccia di chiudere gli stabilimenti dell’automotive presenti sul territorio nazionale, che forniscono i vettori anche alla camperistica”.