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Buoncristiani scrive del drappellone non benedetto: “Devo far rispettate la fede cristiana”

L’arcivescovo Buoncristiani torna a chiedere un coinvolgimento del clero nella scelta del bozzetto per il drappellone. Lo fa oggi, a distanza di una settimana dalla consegna del cencio di Szymkowicz , con una lettera in cui chiarisce perchè non ha benedetto il dipinto dell’artista belga. Non si è trattato di una scelta per motivi estetici ma di un giudizio sulla raffigurazione della Madonna che non rispettava i canoni mariani. “Se non vi è contenuta anche la tradizionale raffigurazione artistica della Vergine a cui è dedicato – scrive l’arcivescovo -, che significato avrebbe ospitarlo per due giorni e tenerlo esposto con solennità nei due Santuari Mariani dove si celebrano le rispettive feste liturgiche?”. Buoncristiani poi dà un giudizio fermo sul modo di vivere la cristianità dei senesi. “In questo nostro tempo stiamo vivendo oramai in una società secolarizzata che non riesce più a riconoscere il “sacro” nella condotta di vita e anche nei suoi “segni” tradizionali e, per questo è richiesto ai cristiani di proclamare con fermezza la propria fede che va vissuta in ogni aspetto della vita sociale …. Come Vescovo di questa Chiesa non posso fare a meno di sentire il dovere di fare il possibile per evitare che i nostri tradizionali riti di religiosità civica si riducano solo a una vuota scenografia del passato. In tal senso mi permetto – ancora una volta – di suggerire rispettosamente alla Committenza di servirsi per il futuro di una consulenza adeguata ad evitare spiacevoli equivoci e polemiche dannose all’immagine di Siena e del Palio, nel rispetto dei contenuti della fede cristiana e della religiosità popolare che è la componente che ha permesso alla nostra festa di mantenersi sempre giovane, evitando di ridursi ad un fatto folcloristico o ad un mero evento agonistico tra Contrade”.

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