I Carabinieri della Compagnia di Montalcino hanno arrestato in flagranza di reato un ragazzo, nel pomeriggio del 18 dicembre u.s., unitamente ad una minorenne, deferita in stato di libertà all’A.G. dei minori di Firenze, resisi responsabili di una tentata truffa con la tecnica del “finto carabiniere e dell’incidente stradale” ai danni di una donna di Buonconvento.
Il modus operandi che sarebbe stato utilizzato dagli arrestati è noto ed è già stato riscontrato nei numerosissimi casi denunciati in passato, sia nella provincia di Siena che sul territorio nazionale: un finto Maresciallo dei Carabinieri contatta al telefono la vittima, generalmente una persona anziana, e comunica che un congiunto ha causato un grave incidente, trovandosi presso una caserma dell’Arma dei Carabinieri in stato di fermo/arresto. Il truffatore aggiunge che per rimettere in libertà il parente trattenuto in caserma è necessario versare una cospicua somma di denaro (diverse migliaia di euro) a titolo di cauzione e che a breve sarebbero passati presso la propria abitazione a ritirare la somma.
Questa, secondo l’ipotesi accusatoria, è la modalità con cui è stata tentato il colpo anche a Buonconvento il 18 dicembre scorso: la donna, designata come vittima, è però riuscita a contattare i Carabinieri, riferendo di aver ricevuto la telefonata di un Maresciallo dei Carabinieri che la informava del grave incidente causato dal figlio, ristretto presso una caserma dell’Arma, necessitando di 6.200 € di cauzione.
Militari del Nucleo Operativo si recavano immediatamente presso l’abitazione della donna in attesa dell’arrivo dei truffatori che avveniva poco dopo, allorquando sopraggiungeva un veicolo dal quale scendeva una ragazza, immediatamente bloccata appena entrata in casa, mentre il complice si dileguava repentinamente a bordo del veicolo. Lo stesso, che tentava più volte lo speronamento della pattuglia dell’Aliquota Radiomobile che unitamente a quelle delle Stazioni Carabinieri di Castiglione d’Orcia, Montalcino e Monteroni d’Arbia che si erano posti al suo inseguimento e che era riuscito a forzare due posti blocco messi in atto sulla SS2 Cassia, veniva fermato sulla SP 40 nel Comune di Pienza.
Al termine dell’operazione di servizio i due soggetti residenti nella Provincia di Napoli venivano rispettivamente: il ragazzo, di 21 anni, tratto in arresto, per tentata truffa e resistenza a Pubblico Ufficiale, venendo associato presso la Casa Circondariale di Siena, mentre la ragazza, di 15 anni, deferita in stato di libertà, per tentata truffa, all’A.G. dei minori di Firenze.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e l’indagato, la cui posizione è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, non può essere considerato colpevole fino alla eventuale pronuncia di una sentenza di condanna definitiva.