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Brilli (CNA): “L’artigianato merita di essere patrimonio dell’Unesco”

L’artigianato nostrano e in generale il Made in Italy sono sempre più fonti di prestigio per il nostro paese all’estero; tanto che recentemente il noto massmediologo Klaus Davi ha inviato una lettera al ministro dello sviluppo economico Calenda, nella quale proponeva di inserire l’artigianato tra i patrimoni dell’Unesco per elevarne ancora di più lo status e riconoscibilità a livello internazionale.

La proposta ha trovato nella CNA della Provincia di Siena un soggetto particolarmente interessato, ce ne ha parlato stamane ai nostri microfoni il direttore generale Alessandro Brilli:

“a noi questa proposta è piaciuta molto […] Essa parte da un’inchiesta che Davi sta facendo per il Made in italy e da questo studio, ma come anche da noi, è stato ratificato che l’artigianato fa parte ormai della nostra cultura. Alla CNA di Siena è stata lodata perché il nostro territorio è un mondo di piccole imprese nell’artigianato, fiore all’occhiello del nostro tessuto economico”.

La Toscana è infatti una delle regioni che più di tutte dovrebbe farsi portavoce di questa proposta, ricordando che il settore dell’artigianato è uno di quelli più in vista e trainanti del momento, il marchio Made in Italy si trova secondo una ricerca del 2013 di KPMG è al terzo posto tra quelli più conosciuti al mondo, dietro a Coca-Cola e Visa.

La CNA continua a lavorare per aiutare le aziende artigiane del posto: “La nostra associazione ha introdotto un criterio di specializzazione che prevede risposte mirate per settori e mestieri, perché le aziende che svolgono attività differenti tra loro necessitano risposte e soluzioni diversificate. Ci occupiamo di problematiche politico-sindacali fino ad arrivare a servizi mirati per le diverse aziende” ha concluso Brilli.

 

 

 

 

 

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