Bono Vox leader degli U2, la band irlandese che ha venduto 200 milioni di dischi venduti in 45 anni di carriera, ha commentato durante il podcast di The Hollywood Reporter “Awards Chatter” l’inizi della sua carriera e la scelta del nome del gruppo: “M’è capitato d’essere in auto quando in radio è passata una delle nostre canzoni e sono diventato rosso dall’imbarazzo“. Tra i brani “incriminati” ci sono “Vertigo” – dall’album “How to Dismantle an Atomic Bomb” – e “Miss Sarajevo” – collaborazione tra U2 e Brian Eno nata per creare colonne sonore.
Sul nome “U2” invece, ispirato all’aereo spia americano dichiara: “Nella nostra mente, ricordava il ‘Lockheed U-2’: l’aereo equipaggiato di macchine fotografiche e telecamere, sapeva di futuro… Poi è diventato una sorta di accettazione implicita di quello che quell’aereo significava. Non mi piace quel nome”.
Anche il chitarrista The Edge non apprezza il gioco di parole che ne viene fuori, infatti “U2” suona come “You too” ovvero “anche tu”.
“Tra i suggerimenti che ci hanno proposto, non è che U2 sia saltato fuori come quello che cercavamo davvero. Era quello che odiavamo di meno”, ha spiegato The Edge, anche lui ospite del podcast. “Lo abbiamo scelto senza amarlo davvero all’inizio”. “Io non lo amo nemmeno oggi – ha incalzato Bono – Il nome avrebbe dovuto far pensare a qualcosa di ‘futuristico’, tra un ‘aereo spia’ e i battelli sottomarini ‘U-boat’. Invece è stato accolto come un banale ”anche tu”.