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‘Bocciatura’ Mps, i sindacati: “La banca non può sottrarsi al confronto”

La bocciatura di Monte dei Paschi da parte degli stress test della BCE e l’incertezza che si respira sul futuro della Banca crea preoccupazione, ovviamente, anche tra i dipendenti. E’ arrivata infatti, puntuale, la presa di posizione dei sindacati, che chiedono un’assunzione di responsabilità da parte dei vertici e un confronto con i lavoratori che definiscono “inderogabile”.

Di seguito pubblichiamo il comunicato diffuso dalle segreterie sindacali

Con riferimento agli esiti degli stress test, in data odierna abbiamo incontrato la Responsabile delle Risorse Umane alla quale abbiamo ribadito l’ineluttabilità dell’apertura di un confronto sulle prospettive strategiche e sui progetti di modifica del Piano di Ristrutturazione e del Piano Industriale. Tale confronto, sempre più urgente anche in considerazione delle decisioni che l’Azienda dovrà concordare con gli esecutivi e gli organismi di vigilanza italiani ed europei, non potrà che svolgersi alla presenza dell’AD.
L’Azienda non può sottrarsi a tale necessità; è una dovuta assunzione di responsabilità nei confronti dei Lavoratori che quotidianamente, in una situazione di forti pressioni, in presenza di decurtazioni salariali molto significative ed in assenza, tra l’altro, di risposte sull’entità delle retribuzioni dei top manager, svolgono la loro opera con professionalità e passione.
Chiediamo inoltre all’Azienda di fornire tempestivamente ai Colleghi impegnati nella relazione con la clientela ogni supporto ed ogni informazione utile a svolgere tale compito nella maniera più adeguata. E lo facciamo con particolare forza, in considerazione del fatto che in passato, in analoghe situazioni, tali iniziative si sono attuate con grave ritardo.
La situazione del Gruppo, le prospettive strategiche ed organizzative, il rilancio commerciale della Banca richiedono l’attuazione di un reale confronto con i Lavoratori e con le Organizzazioni Sindacali che li rappresentano.
Chi dirige l’Azienda prenda atto che la gestione autoritaria ed autoreferenziale ha prodotto solo effetti negativi sotto il profilo organizzativo, di clima interno e soprattutto di risultati.
Continuare su questa strada vorrebbe dire sottoporre l’Azienda e i Lavoratori a rischi inaccettabili. Non è più possibile consentire a nessuno di operare unilateralmente scelte i cui effetti si traducono solo in ulteriori pesanti ricadute sulla vita delle persone.

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