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Beltrami: “L’adrenalina il salvavita degli allergici”

La tragica fine del diciassettenne fiorentino morto per choc anafilattico durante una cena da amici a Gaiole in Chianti, lascia tanti dubbi ed interrogativi. Il giovane era allergico ai latticini e secondo una prima ricostruzione, avrebbe mangiato un piatto di pasta condita con sugo e formaggio, senza ovviamente sapere della presenza del prodotto caseario. Ma può una così piccola quantità procurare la morte? Cristiana Mastacchi ne ha parlato stamani con l’allergologo Valerio Beltrami nel corso della trasmissione mattutina su Antenna Radio Esse. “Le allergie sono molto diffuse ma per fortuna non tutte così gravi. Purtroppo in alcuni casi possono essere letali se non si interviene in tempo. Nelle reazioni più gravi non bastano gli antibiotici o il cortisone, occorre intervenire subito con l’adrenalina. Le aziende produttrici hanno messo in mercato una specie di penna con dentro l’adrenalina e in caso di urgenza basta togliere il cappuccio e iniettarla nel paziente colto da choc anafilattico. Chi sa di avere un’allergia grave, come pare fosse quella di questo ragazzo, deve avere sempre l’adrenalina in tasca da utilizzare in caso di necessità. Le allergie alimentari sono molto diffuse e sono facili da diagnosticare con un semplice esame del sangue o con i test specifici. Un primo choc anafilattico non è quasi mai letale ma è un campanello d’allarme che deve servire per fare accertamenti e conoscere come intervenire nel caso di un nuovo attacco”.

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