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Attenti ai lupi

L’appello degli allevatori nelle parole del Presidente della CIA Luca Marcucci “Non possiamo andare avanti”

Sono disperati gli allevatori di pecore per i continui attacchi ai greggi da parte dei lupi che decimano gli animali procurando un danno alle aziende.

Due gli attacchi degli ultimi giorni: il più recente risale a ieri notte dove un branco di lupi ha sterminato un intero gregge di pecore in un azienda agricola della montagnola senese.
Pochi giorni fa un ulteriore attacco nell’allevamento di Felice Sanna, allevatore di San Giovanni d’Asso, che ha subito un attacco di un lupo al suo gregge riportando la perdita di 7 pecore ed 1 agnello, oltre ad altri 4 capi di pecore ferite in modo grave. Il gregge si trovava all’interno del recinto ‘anti-lupo’ alto 2,5 metri, ma, nonostante queste precauzioni, l’animale è entrato ed ha ucciso alcuni capi. Il danno economico diretto è di circa duemila euro, ma le conseguenze saranno ancora più ingenti: «Le pecore non vogliono rientrare più nel recinto – spiega Sanna – sono impaurite, ci saranno aborti ed una perdita considerevole di produzione di latte». Purtroppo è un problema che riguarda tutti gli allevatori e i danni conomici rischiamo di far chiudere le aziende. presidente_cia_1
“Chiediamo a gran voce di fare gli abbattimenti – ha detto ai microfoni di Antenna Radio Esse Luca Marcucci presidente della Cia Siena – ma sappiamo che le associazioni animaliste diranno di no. Il problema è che il numero dei lupi è fortemente aumentato e stratta di un animale che non ha più paura dell’uomo anzi può anche aggredirlo quindi è un problema sia per le attività che per l’incolumità pubblica. E’ un dramma allevatori, in queste condizioni – sottolinea il presidente della Cia Siena Luca Marcucci – non si può andare avanti: In provincia di Siena ci sono 5 ungulati per ogni agricoltore, a questo dobbiamo aggiungere i lupi che da anni scorrazzano nei nostri allevamenti uccidendo pecore e mettendo sul lastrico i pastori. Situazione non più sostenibile. Il lupo è un dramma per gli allevatori. I fondi a sostegno non ci sono più e le aziende devono far fronte a disagi economici molto ingenti, ed i più piccoli non ce la fanno. E’ urgente difendere il reddito degli agricoltori, messo a rischio da ungulati e predatori; l’agricoltura, l’ambiente ed il paesaggio dalla catastrofe; le imprese ed i consumatori tutelando la produzione agricola; il diritto di tutti ad un agro-eco-sistema equilibrato che tuteli la biodiversità».

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