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Attacchi al Palio, Cenni: “L’ordinanza Martini per difenderci da chi vuole abolire il Palio”

Il Palio nuovamente nella bufera dopo anni di tranquillità.
La morte del cavallo Raol in seguito all’incidente in piazza del Campo ha fatto riaffiorare vecchie ruggini e ridato l’occasione a personaggi come Feltri e Brambilla di chiedere la fine della festa senese. All’attacco mediatico si unisce quello giudiziario: la Procura ha aperto un’inchiesta e dopo l’incidente le associazioni animaliste sono tornate a chiedere l’abolizione del palio, ma Siena non ci sta. “Il dispiacere è di tutta la città che ama i cavalli e li rispetta- si legge nella nota ufficiale del comune – , e non accetta provocazioni da chiunque abbia solo l’interesse a farsi pubblicità, non conoscendo la nostra cultura, tradizione, rispetto e cura dei cavalli”. Si dovrebbe far presa proprio sulla sensibilità dei senesi nei confronti dei cavalli secondo l’ex sindaco Maurizio Cenni che si trovò negli anni 2000 a combattere contro gli attacchi strumentali di animalisti. “Oggi – ha detto ad Are – grazie alll’ordinanza Martini al quale lavorammo all’epoca, si hanno gli elementi per la difesa del Palio. Dico no allo sciacallaggio politico che parte da questa città e che io subii all’epoca. Ci vogliono nervi saldi per passare dal livello emotivo a quello razionale. Il Palio straordinario è stato di forte impatto emotivo, ha colpito chi l’ha visto e dobbiamo far capire che ha colpito anche noi senesi perchè amiamo i cavalli”.

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