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Antonio Artese nuovo direttore artistico di Siena Jazz

Antonio Artese è il nuovo direttore artistico di Siena Jazz. Nativo di Termoli (Campobasso) e residente a Monteroni d’Arbia, rimarrà in carica per quattro anni. Artese succede a Jacopo Guidi, che si era dimesso dopo neanche un anno dall’incarico (aveva preso il posto di Franco Caroni) perché sosteneva di non essere stato avvisato del bando pubblicato dal Comune di Siena, al quale poi hanno risposto in sei, tra cui proprio Artese.

La biografia di Antonio Artese

Antonio Artese nasce a Termoli in Molise nel 1961 da una famiglia di insegnanti. Inizia lo studio del pianoforte a sei anni e a dodici viene ammesso al Conservatorio di Campobasso “L. Perosi”. Consegue a vent’anni il Diploma di Pianoforte Principale presso il Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma, sotto la guida dei maestri Bianca Maria Orlando e Massimo Marzi e si perfeziona con il pianista Sergio Fiorentino a Napoli. Nel 1986 si laurea brillantemente in Filosofia Teoretica presso l’Università di Chieti e continua gli studi frequentando il corso di laurea in Musicologia presso il DAMS a Bologna.

Nel 1991 riceve una borsa di studio poter studiare in California negli Stati Uniti. Nel 1992 viene accettato nel programma di Dottorato presso la University of California a Santa Barbara, conseguendo il titolo di Doctor of Musical Arts nel 2000 sotto la guida di Peter Yazbeck e Paul Berkowitz. Rimane negli Stati Uniti fino al 2003.

Nel 1992 vince il Primo Premio alla Performing Arts Scholarship Foundation Competition a Santa Barbara, e riceve un grant dall’Esperia Foundation per studiare a Tours con il pianista russo Alexander Slobodyanik.

Negli anni formativi partecipa a corsi di perfezionamento e masterclasses con docenti prestigiosi quali Mikael Eliasen, Anton Kuerti, Elio Battaglia, Alessandro Specchi, Boris Bloch. Negli Stati Uniti affianca agli studi pianistici classici una ricerca personale del linguaggio del jazz, che lo porta a suonare come solista e come leader in sue formazioni a San Francisco, Oakland, Los Angeles, Santa Barbara, Londra, Stoccolma, Palma de Mallorca e in tanti festival italiani.

Il suo stile personalissimo e le sue capacità di improvvisazione al pianoforte, sia nel jazz che nella musica classica, gli permettono di esprimersi con naturalezza nel linguaggio di vari generi musicali. Collabora in ambito jazzistico con musicisti di rilievo tra cui Bill Smith, Maurizio Giammarco, Yuri Golubev, Gabriele Mirabassi, Stefano “Cocco” Cantini, Nate Birkey, Chris Colangelo, Jim Connolly, Klaus Lessmann, Barbara Casini. Mauro Negri, Alessandro Marzi, Mirco Mariottini, Gabriele Evangelista, Luis Munoz.

In ambito classico ha collaborato con il violinista Alberto Bologni, la violoncellista Judith Glyde, il flautista Paolo Zampini.  Attento agli sviluppi delle nuove generazioni di giovani musicisti, nel 1997 fonda gli Amici del Festival Adriatico, dove insieme a colleghi musicisti provenienti da tutto il mondo, per dieci anni in estate porta concerti di qualità anche nei piccoli borghi del Molise. Nel 2007 fonda ed è direttore artistico del Festival Adriatico delle Musiche a Termoli, una rassegna estiva internazionale che vede per la prima volta la rivalutazione della Piazza Cattedrale del Borgo Vecchio come location e palcoscenico ideali per concerti di qualità.

Dal 2003 al 2013 affianca alla carriera di pianista e compositore quella di amministratore di programmi universitari internazionali a Siena (University of California) e a Firenze (International Studies Institute). Nel 2013 fonda la Florentia Consort, associazione che promuove un gruppo di giovani musicisti e un nuovo programma di Education Abroad dedicato a studenti universitari statunitensi per le performing arts.

Nel 1996 a Santa Barbara registra l’album Italian Sketches per la Digital Domain di New York e produce il video “Improvisation: a narrative structure” con il violinista Gilles Apap, la violoncellista Gianna Abondolo, e il grande percussionista californiano John Bergamo. Nel 2001 pubblica il CD “Live in Santa Barbara” per la Opus 1 e nel 2006 registra a Siena l’album “The Change” in trio.

Tra gli ultimi lavori il CD “Voyage” con composizioni originali per clarinetto, pianoforte, contrabbasso e batteria pubblicato dalla Sangallo Records 2019.  Nel 2019 appare in due documentari della PBS americana per la serie “Now Hear This” con il celebre Scott Yoo.

Tra le sue composizioni vi sono la Suite per piano “The Inner Garden” e “Waters,” un ciclo di quattro sketches per violoncello e pianoforte, dedicati alla violoncellista Judith Glyde, oltre ad una serie di arrangiamenti per pianoforte e a diversi brani originali in ambito jazzistico.

Come didatta, insegna pianoforte in Italia e negli Stati Uniti, in studi privati e all’università, tiene corsi di Ear Training e di Teoria, di Lingua Italiana e Letteratura Operistica presso la University of California a Santa Barbara. Negli anni 1998-2003 collabora come maestro concertatore con cantanti e direttori di orchestra a diverse produzioni operistiche a Santa Barbara, San Francisco e a Berkeley, in California. Nel 2013 promuove corsi di perfezionamento musicale ad Alba e a Firenze.

Nel 2014 Artese, prendendo spunto dalla sinestesia nelle opere di Alexander Skrjabin, si appassiona all’esplorazione della multisensorialità, creando un progetto di performance multisensoriale intitolato “Mysterium”, dove alla musica vengono associati i colori e i profumi.  Lancia la prima edizione del “BrainWave Festival: musica per chi ha cervello”, dove si esplorano le connessioni tra musica e neurologia.  Dal 2014 è invitato regolarmente a tenere lezioni sull’estetica e la multisensorialità nel corso di Perfezionamento di Musica e Musicoterapia in Neurologia, promosso dalla Clinica Neurologia della Facoltà di Medicina presso l’Università di Ferrara.

Nel 2016, insieme alla moglie Samantha Stout, fonda la Spectra Enterprises, che ha come core business la produzione di eventi cultural, concerti, e performances multisensoriali.

Nella primavera 2019 presso il Museo Marino Marini, Antonio Artese lancia una rassegna intitolata “Cryptic Music”, una serie di concerti con un format originalissimo che mira alla riscoperta dell’ascolto del suono non-filtrato dalle convenzioni della musica classica dal vivo.  A ottobre del 2019 viene invitato alla Florence Biennale dove produce l’evento multisensoriale “Perfume Painting”, concerto con live music e action painting sul tema di profumi, in collaborazione con la pittrice Giorgia Marzi di Roma. Nel 2020 lancia il progetto “Romanza Italiana” in collaborazione con il soprano Maria Luigia Borsi.

Nel 2020 idea e lancia la prima edizione dell’Argiano Baroque Music Festival presso la cinquecentesca Villa di Argiano, a Montalcino, in Toscana. Il Festival vanta la partecipazione di un roster artisti internazionali di prim’ordine nell’ambito della musica Barocca.

Dal 2017 Antonio Artese è il Dean e Direttore del Chigiana Global Academy Program, presso l’Accademia Musicale Chigiana a Siena, con un innovativo programma universitario disegnato per gli studenti di Performing Arts delle migliori istituzioni accademiche internazionali.

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