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All’Università di Siena il primo incontro nazionale per studiare i nuovi metodi di analisi letteraria computerizzata

Può oggi un lettore, e ancora di più uno studioso, dominare l’enorme massa di testi del passato e del presente, prodotta e diffusa su scala globalizzata, semplicemente leggendo? O, meglio, la lettura tradizionale rimane il mezzo migliore per conoscere e approfondire l’immensa produzione letteraria a disposizione? Per alcuni studiosi, i limiti della lettura umana di grandi masse testuali o di profondi processi letterari possono essere superati dalla lettura digitale, resa possibile da software in grado addirittura di produrre dati utili a far emergere ipotesi di interpretazione letteraria impossibili con la lettura tradizionale.
L’analisi delle frequenze terminologiche, delle strutture logiche, delle figure retoriche e delle ricorrenze semantiche è il nuovo lavoro che chi si occupa di ricerca letteraria può mettere in atto in modo esaustivo, grazie all’aggregazione e all’elaborazione dei big data, in pratica su ogni testo esistente.
Sarà proprio dedicato all’esplorazione delle frontiere della lettura meccanica il primo convegno italiano di critica letteraria digitale e storia letteraria quantitativa, che si terrà all’Università di Siena (Certosa di Pontignano) il 12 e 13 giugno.
Spiega il responsabile scientifico, professor Francesco Stella: “Sulla scia dell’innovativo volume “Distant Reading” di Franco Moretti e del suo celebre LitLab all’Università di Stanford, trenta esperti di tutto il mondo proveranno a esporre e trasmettere novità come il topic modelling, la network analysis e a rigenerare metodi più attestati come l’analisi frequenziale e il data mining, applicandoli ai classici latini, ai poemi medievali, a Goethe e Manzoni, Leopardi e Bertolucci. Si tratterà di un esperimento del tutto innovativo in Italia, che ritengo riserverà notevoli sorprese per gli addetti ai lavori e anche per il pubblico dei lettori”.
I risultati dell’incontro verranno pubblicati entro pochi mesi da “Semicerchio. Rivista di poesia comparata”, coorganizzatrice del convegno insieme al Centro Studi Comparati I Deug-Su dell’Università di Siena, al master in Informatica del testo-edizione elettronica e all’Associazione di Informatica Umanistica e Cultura Digitale. Il convegno rientra nella cornice del progetto DiCultHer, promossa dall’Ateneo senese e nel programma DigiMed, diretto dal professor Stella e valorizzato da un’ampia cooperazione internazionale, che dal 2006 pone Siena fra le sedi d’avanguardia per l’applicazione dell’informatica alla filologia e alla critica delle letterature. Il convegno, gratuito, è aperto a tutti gli interessati.

Programma e informazioni dettagliate alla pagina http://tdtc.bytenet.it/centroideugsu/centrostudi.asp .

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