Durante il Consiglio Comunale di oggi, martedì 5 marzo, l’assessore alla sicurezza e alla Polizia Municipale del Comune di Siena, Enrico Tucci, ha risposto all’interrogazione presentata dalla consigliera Giulia Mazzarelli (gruppo Partito Democratico) in merito alle notizie di tentati furti in abitazioni e ad un crescente stato di abbandono, degrado e sporcizia di alcune zone della città.
“Riteniamo – ha sottolineato Tucci – che, quando si parla di questioni suscettibili di creare allarme sociale, queste affermazioni debbano essere contestualizzate per non alimentare preoccupazioni sproporzionate nella popolazione. In particolare per quanto riguarda i furti, l’ultimo rapporto denominato ‘Indice della Criminalità 2023’, pubblicato dal Sole 24 Ore, pone la provincia di Siena al 71esimo posto della classifica nazionale con 913,2 denunce per 100 mila abitanti. Se si considera la Toscana, vediamo che al primo posto abbiamo la provincia di Firenze (quarta nella classifica nazionale) con 2516 denunce per 100.000 abitanti, mentre Siena è all’ultimo posto. Non abbiamo motivo per pensare che i dati del Comune di Siena si discostino molto da quelli della Provincia. Tutto questo non per minimizzare, ma per ricondurre le impressioni alla realtà che vede in tutta Italia un aumento di questa tipologia di reato, ma da noi fortunatamente un po’ meno che in altre zone”.
“Non sappiamo poi – ha proseguito l’assessore – quali dati obiettivi siano alla base dell’affermazione, alquanto generica, su un peggioramento della situazione della raccolta dei rifiuti che, invece, a nostro avviso, sia pure con molti problemi ancora, sta nettamente migliorando anche se molto lavoro resta ancora da fare, con Sei Toscana e con i cittadini. In tema di degrado e abbandono di rifiuti, il confronto con il gestore unico è costante e giornaliero sia da parte dell’assessore competente che della struttura tecnica del Comune, che provvedono a trasmettere tempestivamente le segnalazioni delle criticità riscontrate per un immediato intervento volto a ripristinare il decoro delle aree. Relativamente, in particolare, agli abbandoni di rifiuti e agli errati conferimenti (come quelli fuori orario nel porta a porta del centro storico) è attivo un servizio di ispezione ambientale. I controlli vengono effettuati con verifiche in campo e con videosorveglianza: nel primo caso gli ispettori provvedono all’apertura dei sacchi abbandonati in modo da identificare il responsabile e procedere quindi con verbale e sanzione. Con il sistema di videosorveglianza vengono invece monitorate le isole ecologiche più critiche. Il sistema si è rivelato molto efficace e consente, nella maggior parte dei casi, di individuare i responsabili degli illeciti. A partire dal 2023 sono stati attivati anche turni di controllo in orario notturno nel centro storico per verificare i conferimenti dei sacchi del porta a porta fuori orario o nei giorni sbagliati. I dati del 2023 riportano 2091 situazioni non conformi riscontrate dagli ispettori ambientali, di cui è stato possibile individuare i responsabili in 526 casi elevando sanzioni per oltre 50 mila euro”.
“L’amministrazione comunale – ha evidenziato Tucci – è attiva anche nel rimuovere le microdiscariche che via via vengono rinvenute in aree tipicamente poco visibili e poco frequentate, ai bordi delle strade, nelle scarpate o nei boschi. L’attività di bonifica è preceduta da controlli da parte degli organi di vigilanza quali la Polizia Municipale o i Carabinieri Forestali al fine di individuare i responsabili degli abbandoni. Spesso si tratta di rifiuti ingombranti o derivanti da attività di demolizione. La rimozione viene effettuata principalmente dagli operatori comunali che svolgono un prezioso servizio di monitoraggio sul territorio e consentono di contenere i costi a carico della collettività”.
“Sull’operazione ‘Strade Sicure’ – ha dichiarato l’assessore – nel ricordare che è stata deliberata con la legge 125 del 24 Luglio 2008 e che da allora prosegue ininterrottamente, riteniamo che sia stato un importante e concreto segnale di attenzione del Governo nei confronti della Regione Toscana il recente rilancio avvenuto nello scorso gennaio con l’attribuzione di ulteriori sessanta militari a Firenze in aggiunta agli 84 già operativi, ulteriori 15 a Pisa e poi 15 unità a Grosseto, Prato e Siena. Come è noto, i militari si affiancano alle forze delll’rdine nel presidio di luoghi sensibili come siti istituzionali, luoghi d’arte, stazioni ed altri, sotto il coordinamento delle Prefetture, venendo a costituire un importante fattore di sicurezza sostanziale e percepita. Partendo da questa operazione, che oltretutto libera risorse impiegabili in altri compiti, il Comune intende agire sul fronte della sicurezza attraverso una sempre migliore integrazione della Polizia Municipale con le forze dell’ordine”.
La consigliera Giulia Mazzarelli (gruppo Partito Democratico) si è dichiarata “non mi ritengo soddisfatta perché credo che sia stata persa un’occasione di ascolto sulle questioni emerse nell’interrogazione. Questioni affrontate dai cittadini stessi che si frequentano all’interno del quartiere e che manifestano una percezione di insicurezza. E’ necessario partire da queste restituzioni di colloqui giornalieri, colloqui che magari nella prossima campagna di ascolto organizzata dalla giunta comunale avrete modo di valutare direttamente”.
“C’è stata inoltre – ha aggiunto la consigliera del Pd Mazzarelli – una presa diretta della FP CGIL insieme agli altri sindacati che lamenta una mancanza da parte dell’amministrazione nel rispondere alla richiesta di aprire un tavolo tecnico per affrontare alcune criticità che riguardano il corpo di polizia municipale, e che sarebbero funzionali per la città, detto questo credo che una maggiore attenzione di questi aspetti e una presa in carico delle problematiche sarebbe certamente auspicabile per migliorare la qualità della vita delle cittadine e dei cittadini di Siena”.