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Accoglienza e integrazione, migranti ‘archeologi’ a Poggibonsi

A Poggibonsi la cultura diventa integrazione con i migranti e gli archeologi insieme per la crescita dell’Archeodromo. E’ entrato nella fase operativa il progetto guidato dall’associazione Started che si svolge al parco archeologico di Poggio Imperiale. “Un bel progetto di accoglienza e integrazione – spiega il Sindaco Davis Bussagli – Tre dei migranti ospitati a Poggibonsi e in Valdelsa hanno iniziato la loro collaborazione, volontaria e gratuita, nella ricostruzione del nostro villaggio carolingio affiancando in questo gli archeologi impegnati. Un modo per questi ragazzi di ringraziare con il loro impegno la comunità che li ospita contribuendo allo sviluppo del parco di Poggio Imperiale che rappresenta peraltro la nostra storia, che è quella di una città aperta e inclusiva. Qualità di cui questo progetto è ulteriore dimostrazione”.

Per il momento i migranti impegnati sono tre, Charles e Stanley della Nigeria e Karamon del Senegal, ma il progetto è destinato a crescere. Sostenuto con i fondi governativi destinati all’accoglienza, il progetto porta la firma dell’associazione Started ed è realizzato in collaborazione con il Comune, con la direzione scientifica del parco, con Archeotipo e con Arkè Archeologia Sperimentale. Si tratta di un progetto di integrazione sociale basato sulla collaborazione dei migranti accolti all’interno della comunità (sia con progetti prefettizi sia con progetti Sprar) all’attività di restauro e di implementazione dell’Archeodromo, museo open air dedicato all’altomediovo che sta attraversando la terza fase di crescita con la ricostruzione già iniziata di nuove strutture, in particolare della capanna C32 (tutta l’operazione di ricostruzione è documentata sulla pagina facebook Archeodromo live) . L’associazione Started si è occupata e si occupa degli aspetti di formazione e del coordinamento del progetto.

“L’intento – spiegano – è quello di favorire l’integrazione dei migranti all’interno del tessuto sociale e culturale cittadino attraverso un’opportunità che per loro è formativa e che rappresenta un contributo al mantenimento e allo sviluppo del polo sociale e culturale della collina di Poggio Imperiale e della relativa area di parco. La ricerca non è solo l’ottenimento di risultati scientifici. E’ anche etica. La cultura è liberazione della mente e crescita morale”.

“Ringrazio i migranti volontari e ringrazio gli archeologi per il loro impegno che procede incessante su tutti i fronti – dice Bussagli – Sempre più numerose sono le occasioni in cui l’attività svolta su Poggio Imperiale unisce la dimensione sociale con quella culturale determinando un arricchimento complessivo di tutta la progettualità che interessa il nostro parco archeologico”.

“Grazie a questo ulteriore progetto questi ragazzi, in attesa di conoscere come evolverà la loro situazione, diventano parte attiva della comunità – chiude il Sindaco – contribuendo allo sviluppo del polo sociale e culturale. Una bella iniziativa per una città orgogliosa della propria identità e della propria storia”.

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