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Accademia dei fisiocritici, chiude il museo per mancanza di personale. Inaugurazione dal sapore amaro

Si è aperto con la consueta cerimonia inaugurale il 325° anno di attività dell’Accademia dei Fisiocritici con la prolusione di Giovanni Benelli, docente di Telecomunicazioni all’Università di Siena dedicata, nel duecentesimo anniversario della nascita, a “Giovanni Caselli, inventore originale e uomo di cultura”. Lo scienziato fisiocritico senese, forse non troppo noto ai suoi concittadini, è invece famoso per le sue geniali invenzioni elettromeccaniche e in particolare per il pantelegrafo, il “fax” dell’Ottocento.

La 325esima apertura dell’attività dell’Accademia dei Fisiocritici si è caratterizzata per l’annuncio, dato con amarezza dal presidente Sara Ferri, della chiusura della struttura al pubblico a partire da subito: decisione obbligata perché, dopo che negli ultimi sei anni sono andati in pensione quattro dei cinque dipendenti che l’Università di Siena ha assegnato all’Accademia sulla base di un contratto, dal primo giugno è rimasta in servizio una sola unità di personale.

“Sento la responsabilità – ha detto il presidente – di dire pubblicamente, alla città innanzitutto ma anche alle istituzioni tutte e ai tanti che costantemente visitano il Museo, che con la dotazione attuale di personale, non saremo più in grado di proseguire la nostra originaria missione.

Una Accademia delle Scienze come la nostra con il suo Museo di Storia Naturale che è uno dei più antichi, la sua Biblioteca con un patrimonio prezioso e raro, le sue meraviglie finora sempre a disposizione gratuita di studiosi, cittadini senesi e visitatori di tutto il mondo, non potranno più essere fruibili nello stesso modo e il portone d’ingresso, che dal 2000 i fisiocritici avevano voluto significativamente tenere aperto grazie alla realizzazione di una bussola interna di vetro, tornerà ad essere chiuso”.

L’attività di divulgazione scientifica dell’Accademia non si ferma ma la struttura sarà d’ora in poi aperta al pubblico, grazie a volontari fisiocritici e non, solamente in occasione di specifiche iniziative, per le visite su prenotazione al Museo di Storia Naturale, per gli appuntamenti su prenotazione con la Biblioteca e l’Archivio storico e occasionalmente, in base alle disponibilità. Sul sito web www.fisiocritici.it tutte le informazioni necessarie.

Con le sue finanze l’Accademia delle Scienze di Siena non è in grado di assumere in proprio le figure professionali che le necessitano per le esigenze di segreteria e amministrazione; sezione geologica e sezione zoologica del museo; biblioteca e archivio storico; organizzazione attività culturali, editoriali e servizio stampa. Per quanto riguarda la Biblioteca accademica un accordo con l’Ateneo senese prevede dal 2012 un’apertura per un totale di dieci ore settimanali con bibliotecarie universitarie anche se la soluzione ottimale sarebbe una bibliotecaria fissa. Da decenni è l’Università di Siena che fornisce il personale all’Accademia dei Fisiocritici sulla base di accordi continuamente rinnovati e aggiornati: all’Università l’Accademia nel secolo XIX ha ceduto in uso gratuito, mantenendone la proprietà, il terreno su cui insiste una rilevante parte dell’Orto Botanico e a metà del secolo XX ha ceduto in proprietà una parte del suo terreno e del suo fabbricato per la costruzione di un edificio scientifico.

Le fonti di finanziamento pubblico dell’Accademia si sono negli ultimi anni progressivamente assottigliate. Cessati dal 2008 i contributi del Ministero per i Beni e le Attività culturali e quelli del Ministero dell’Università e Ricerca, rimane oggi e fino al 2017 il solo contributo annuale di 20.502,34 euro della Regione Toscana che ha incluso l’Accademia senese nella tabella delle istituzioni culturali di rilievo regionale, l’unica della provincia di Siena, al pari del suo museo che è l’unico nella città ad avere il riconoscimento di rilevanza regionale. Altri introiti sono costituiti dalle quote sociali dei 240 soci per un importo totale di 12.000,00 euro e dai 3.000,00 euro di contributo annuale dell’Università di Siena che rimborsa anche i costi dell’energia elettrica. Assai modeste le entrate provenienti dai contributi di Comune di Siena e Fondazione Musei Senesi per specifiche attività divulgative con il mondo scolastico, dal gettito del 5 per mille di cui l’Accademia in quanto onlus può beneficiare, dai contributi volontari dei visitatori.

Costi fissi sostenuti negli ultimi anni dall’Accademia sono relativi alle indispensabili figure per mantenere in vita un museo di storia naturale: una consulenza esterna per la manutenzione e la musealizzazione di reperti zoologici per un importo di 15.000,00 euro l’anno e il co-finanziamento – per oltre il 70% su un costo complessivo nel 2014 di 23.000,00 euro e per il 50% nel 2015 – di un assegno di ricerca erogato dall’Università di Siena per la catalogazione informatica di collezioni museali, visite guidate e laboratori didattici.

“La crisi attuale è grave ma continueremo a lottare per superarla”. Con questo augurio il presidente Ferri ha concluso il suo intervento e ha poi consegnato il diploma a nove nuovi soci corrispondenti: Tommaso Addabbo, Paolo Boscato, Ilaria Corsi, Simonetta Corsolini, Jacopo Crezzini, Giacomo Gelati, Salvatore Grosso, Stefano Ricci, Andrea Sforzi.

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