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“A Cena con Babette” per scoprire che gusto hanno i film

Se state pensando di invitare qualcuno di speciale a cena – magari a casa vostra per vedere un film – non fatelo prima di aver letto “A cena con Babette”, il libro di Lorenzo Bianciardi e Giovanni Pellicci edito da Morellini Editore e appena uscito, che sarà presentato per la prima volta a Siena, giovedì 11 dicembre alle 18.00 presso la Libreria Carta Zucchero (Via Camollia 92-94) alla presenza degli autori e del professor Duccio Balestracci e Simone Petricci, presidente di Campo&ControCampo.

Per non sbagliare ricetta e film, affidatevi con un pizzico di curiosità e una buona dose di incoscienza, alle 160 pagine dell’opera scritta a quattro mani da due amici giornalisti, Lorenzo Bianciardi cinefilo con la passione per il cibo e Giovanni Pellicci, esperto di enogastronomia sensibile alla magia del grande schermo, che non è né un libro di cucina né un manuale di cinema, ma un modo originale per far incontrare due mondi apparentemente lontani e suggerirvi insoliti abbinamenti enogastronomici ed esperimenti culinari tra la sequenza di un film e l’altra, scegliendo per voi deliziose pellicole “di gusto”, film indimenticabili in cui il cibo è l’attore protagonista.

Per scrivere questo libro tutto da sgranocchiare, Lorenzo Bianciardi e Giovanni Pellicci hanno infatti “assaporato” alcuni capolavori della filmografia mondiale, per farci scoprire che il film cult di Ang Lee Mangiare bere uomo donna si sposa perfettamente con una invitante aragosta alla catalana e un calice fresco di Vermentino di Gallura; che Un’ottima annata, della mitica coppia Scott-Crowe, ci invita a gustare un piatto “lento” come il peposo, in abbinamento al Cannonau di Sardegna; e che se Tim Burton, nel suo La fabbrica di cioccolato, ci propone un delizioso cioccolato al peperoncino da abbinare ad un classico Barolo Chinato, Chocolat con Johnny Depp, invece, ci suggerisce un’audace combinazione di tagliatelle al cacao e Morellino di Scansano.

“A cena con Babette” è un invito a gustare il cibo e il cinema con la stessa passione lasciandosi travolgere da emozioni che prolungano il sapore dei film e mettono l’acquolina in bocca. Che si assapora anche attraverso i disegni dell’illustratrice Sara Rambaldi capaci di stimolare anch’essi la fantasia culinaria e che si chiude con la classica ciliegina sulla torta: un’inedita postfazione del semiologo e scrittore Gianfranco Marrone che ci offre un punto di vista “appetitoso” sul valore del cibo nel cinema, ripensandolo con seriosa ironia a partire da una battuta del grande Totò.

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