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Banca Valdichiana: i risultati del bilancio semestrale confermano la crescita

CHIUSI – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Valdichiana ha approvato il Bilancio semestrale relativo ai primi sei mesi dell’anno 2014. Bilancio che conferma che, nonostante lo scenario economico a livello sia locale che nazionale e internazionale sia ancora a tinte chiaro scure, Banca Valdichiana ha proseguito la sua crescita sia sul fronte della raccolta che degli impieghi, producendo un ulteriore innesto di fiducia verso e dalla clientela. La raccolta complessiva della BCC ha infatti raggiunto a fine giugno 2014 i 600 milioni di euro con una variazione positiva assoluta di ben 12,5 milioni di euro par al 2,15%. La Banca si conferma così una cassaforte affidabile per i risparmiatori locali mentre sul fronte degli impieghi è proseguita l’azione mirata al sostegno dell’economia ed allo sviluppo del territorio, grazie all’apporto dei prestiti concessi alle famiglie ed alle PMI, raggiungendo la quota di 494 milioni di euro con un incremento di 7,6 milioni di euro pari al 1,57%.

Il bilancio semestrale si è chiuso all’insegna di una attenta e prudente gestione che ha migliorato la qualità degli attivi, coerentemente con le linee guida del Piano strategico triennale della Banca e del Piano operativo 2014. Nonostante questo l’istituto ha registrato un utile di 2,4 milioni di euro grazie anche al risultato netto della gestione finanziaria. I “Fondi Propri” per effetto dell’utile conseguito raggiungono la quota di 69,5 milioni e permettono alla Banca di garantire con sicurezza una adeguata copertura dei rischi in vista anche dei nuovi adempimenti previsti da Basilea 3.

Oltre alla sana e prudente gestione, il Piano operativo 2014 pone al centro dell’attenzione, come asset strategico, anche la crescita della base sociale della Banca, come occasione per incrementare il patrimonio e come momento utile a rafforzare il senso di appartenenza e consolidare i rapporti. E’ per questo motivo che nei primi sei mesi del’anno è stata avviata una campagna soci che porterà ad un graduale e significativo ampliamento della base sociale, nella consapevolezza della centralità del ruolo del Socio in tutte le attività che la Banca mette in atto.

Per quanto riguarda i soci giovani,  dieci mesi fa,  è nata l’associazione “Noi Giovani” che è oggi una bella realtà già molto cresciuta; in questi mesi ha svolto un’intensa attività in collaborazione con altre associazioni simili del movimento del Credito cooperativo e con molte realtà giovani dell’area di competenza della Banca. Il numero dei giovani soci di Banca Valdichiana in questi mesi è molto cresciuto e la Banca ha messo a punto prodotti ad hoc da proporre loro. Un’altra iniziativa riservata ai soci che è ulteriormente cresciuta negli ultimi mesi è “Amici per sempre”, la Cassa mutua di Banca Valdichiana che offre ai propri iscritti sostegno sia per problemi di salute, sia con iniziative legate al sociale, al tempo libero e alla cultura. In ambito medico negli ultimi mesi “Amici per sempre” ha incrementato ulteriormente i propri rimborsi grazie al contributo ricevuto da Banca Valdichiana, in questo modo offrendo un aiuto ancora più concreto ai propri soci.

“Tutti questi risultati sono una soddisfazione – sottolineano la presidente di Banca Valdichiana Mara Moretti e il direttore Fulvio Benicchi – e sono frutto delle scelte di CdA e direzione della Banca, definite nel Piano strategico e nel piano operativo sul cui solco intendiamo continuare soprattutto in considerazione del contesto in cui ancora ci troviamo ad operare.”

Nonostante le previsioni dei principali istituti di analisi parlassero infatti a fine 2013 della possibilità di una ripresa economica, giunti ormai oltre la metà del 2014, lo scenario sia a livello nazionale che locale si presenta ancora con luci ed ombre. Lo confermano i dati Istat di recente pubblicati, i dati Banca d’Italia sulla situazione italiana e toscana e anche i risultati dell’aggiornamento dello studio Eurema su “La situazione demografica sociale ed economica nel bacino di utenza della Banca” commissionato da Banca Valdichiana.

Lo studio relativo all’area di competenza della BCC compresa tra le province di Siena, Arezzo e Perugia (a disposizione presso le filiali di Banca Valdichiana e sul sito www.bancavaldichiana.com) evidenzia che si tratta di un’area  dinamica  a livello demografico, che in questi anni è stata capace di attrarre nuova popolazione, ma che dal punto di vista economico le imprese nel 2013 sono diminuite dello 0,2%. Il territorio si caratterizza come un’area fortemente legata ai servizi  che rappresentano il  55% delle attività (26% commercio, 7% alberghi e ristoranti, 22% altri servizi) cui seguono le imprese dell’agricoltura (16%), costruzioni (13%) e attività manifatturiere (12%). Le attività artigiane risultano in flessione (-4% dal 2011); anche le imprese del settore costruzioni continuano a registrare un saldo negativo seguite da quelle del settore trasporti e delle attività manifatturiere. L’agricoltura risulta ridimensionata mentre il commercio registra una situazione stabile ma in crescita per la provincia di Siena. Positive inoltre le variazioni per il turismo, l’intermediazione finanziaria, l’istruzione e la sanità e servizi sociali. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, nel 2013 il tasso di disoccupazione è risultato in crescita in tutta l’area di competenza della Banca. Nell’ambito del settore creditizio si è registrata una contrazione del numero di sportelli bancari ma una crescita dell’ammontare dei depositi bancari; di contro per gli impieghi si è registrata una contrazione e l’andamento recessivo dell’economia ha influito sulla qualità e sulla rischiosità del credito.

L’ultima parte dello studio Eurema ha riguardato un’indagine campionaria su 300 imprenditori della zona e i risultati sono stati molto interessanti soprattutto in termini di indici di fiducia, evidenziando deboli segnali di ripresa rispetto al passato. In particolare, anche se il 2013 è stato ancora un anno difficile per le aziende, è diminuito del 10% il numero delle imprese che dichiarano di aver risentito in maniera negativa degli effetti della crisi e, focalizzando l’attenzione sulle imprese che operano con l’estero, tale percentuale scende di altri 10 punti percentuali. Per quanto riguarda il fatturato, sono in crescita le imprese che hanno registrato un suo miglioramento e le previsioni per il 2014 sono meno pessimistiche; per l’occupazione è diminuito il numero di imprese che hanno dovuto contrarre gli occupati e sono in crescita quelle che hanno fatto investimenti; le performance sono state migliori per le imprese che esportano e che hanno un mercato oltre i confini nazionali, in linea con quanto evidenziato a livello regionale e nazionale.

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