Festeggiare i 125 anni della Pubblica assistenza con orgoglio ma anche con la preoccupazione per il costo dei servizi e la carenza di volontari. A farsi portavoce della situazione di una delle associazioni più importanti della provincia di Siena, è il presidente Lapisti che, nel presentare la festa, ha voluto evidenziare le difficoltà incontrate in questi ultimi anni per continuare a garantire sia i servizi di emergenza che la quotidianità. “Attualmente sono quasi 400 i volontari che operano alla Pubblica assistenza – ha spegato Lapisti -, non c’è però il ricambio generazionale, per questo dobbiamo sensibilizzare soprattutto i giovani a dedicare un po’ del loro tempo al volontariato. L’altra questione riguarda i rimborsi che ci arrivano dalla Regione Toscana per i servizi ordinari e straordinari, è un forfait annuale che copre solo il 50 per cento dei costi effettivi, il resto è a carico dell’associazione. Quindi quando, per esempio, usciamo per soccorrere un ferito in un incidente stradale, parte del servizio lo paghiamo noi, che non siamo un’istituzione pubblica, ma viviamo sui contributi dei privati e sulle entrate delle nostre attività. Abbiamo una sede molto spaziosa, cerchiamo affittando parte dei locali, ai professionisti senesi di rientrare delle spese, ma è arrivato il momento di aprire un confronto con l’assessore alla sanità perché venga rivisto l’accordo”.