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Robur Siena, comunicato di Ponte: “Ieri notte manifestazione contro di me”

Con un comunicato ufficiale pubblicato sul sito www.robursiena.it, il presidente uscente della Robur Antonio Ponte ha denunciato una manifestazione subita all’interno della sua proprietà nella serata di ieri, e ha ribadito la sua volontà di procedere sui binari determinati al momento del preaccordo per la cessione della società con Anna Durio. Questo il comunicato:

“Cari tifosi e tifose,

stanotte alcune decine di persone sono entrate nella mia proprietà e hanno inscenato una contestazione aspra, minatoria ed ingiuriosa con il dichiarato scopo di obbligarmi e condizionarmi nell’affrettare i tempi per il trasferimento delle quote della Robur Siena. Ciò nonostante, sono uscito di casa e li ho affrontati credendo utile un dialogo che in realtà non è stato possibile. La loro promessa è stata di rendere virulento il gesto e ripeterlo ogni prossima notte finché non avrò ceduto alle loro minacce. Dell’episodio ho informato le autorità locali di Pubblica Sicurezza.

Penso che tale gesto, ad opera di persone vittime di una mancata conoscenza o comunque di una non corretta interpretazione degli avvenimenti, sia frutto di una strategia di isolamento e di una comunicazione strumentale ed errata dalla quale non posso in questi giorni difendermi perché vincolato al rispetto di un contratto con la Promittente Acquirente, sebbene quest’ultima si sia già presentata due volte agli organi di informazione un momento dopo aver fallito il tentativo di condizionare le mie scelte.

Speravo di esser stato chiaro e che meglio di me lo fosse stato il legale che cura i miei interessi. Lo scorso mese di febbraio mi sono impegnato a cedere il pacchetto di maggioranza della Robur Siena Srl; in quell’occasione la Promittente Acquirente ha preteso di differire gli effetti dell’operazione al luglio 2016. Il preliminare controfirmato da entrambe le parti prevedeva una mera computazione della cifra a saldo dovuta e delle maggiori quote societarie di cui sarei risultato in possesso al 30 giugno.

Stante l’anticipata conclusione della stagione agonistica, sebbene non fossi tenuto, mi sono prodigato per affrettare i tempi della conclusione del trasferimento delle quote che comporta la fissazione di un prezzo d’acquisto, l’eventuale arbitraggio su poste contabili contestate, l’invio delle raccomandate ai soci per l’esercizio della eventuale prelazione ed il trasferimento delle quote con rogito notarile.

Oggi la Promittente Acquirente si accorge a posteriori che questi tempi rischiano di ritardare la sua corretta organizzazione di una stagione sportiva e mi chiede – senza ancora definire il prezzo d’acquisto,  senza rendere irrevocabile il suo impegno ad acquistare e senza fornire idonee garanzie – di anticipare la cessione in violazione dei diritti dei soci di minoranza e di addossare alla Società gli oneri della futura stagione sportiva senza che essa abbia proceduto neanche a ricevere l’assenso formale da parte di tutti gli aventi diritto alla prelazione. Questo è un atto che esporrebbe me e la Società a responsabilità gravi, nonché sarebbe inefficace in quanto un eventuale acquisto delle quote in violazione del diritto di prelazione non consentirebbe alla Promittente Acquirente di esercitare il diritto di voto nell’assemblea, di nominare amministratori di sua fiducia e di rispettare quindi gli impegni federali.

Tutto questo ritenuto, ritengo che il nostro sia uno “Stato di Diritto” ed in base alle sue regole intendo comportarmi. Sia nell’ambito della cessione delle quote della Robur Siena che nei confronti di ulteriori atti sediziosi e minatori.

Antonio Ponte 

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