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Al Santa Maria della Scala la mostra sull’architetto De Carlo

Inaugurata nella sala San Pio del complesso museale del Santa Maria della Scala di Siena la mostra “Giancarlo De Carlo. Schizzi inediti”, promossa dall’Ordine degli Architetti PPC della provincia senese per celebrare l’architetto urbanista scomparso dieci anni fa che ebbe, durante la propria vita professionale, rapporti con la città del Palio. Gli schizzi in mostra fino al 25 ottobre sono in gran parte inediti e nacquero per una ricerca del tutto personale come suggestioni, idee o semplici divertimenti dell’autore. E’ stata la Triennale di Milano a presentarli per la prima volta nel decennale della scomparsa di De Carlo ed ora sono approdati al Santa Maria della Scala (la rassegna è curata da Anna De Carlo e Giacomo Polin con Francesca Galimberti, allestimento di Giacomo Gatto e Pierpaolo Tonin). “Abbiamo deciso di abbracciare il progetto di questa mostra – spiega Elisabetta Corsi, presidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Siena – perché De Carlo rappresenta per la nostra città una figura di riferimento soprattutto per l’eredità teorica e le relazioni con i professionisti del luogo che ha lasciato. Con questa mostra l’Ordine vuole sottolineare il proprio ruolo nella promozione della figura dell’architetto al servizio della comunità”. Non è un caso che questa iniziativa si collochi in un quadro più ampio come ricorda Marina Gennari, consigliere dell’Ordine degli Architetti di Siena e coordinatrice della mostra: “la Settimana dell’arte e dell’architettura contemporanea, che prenderà il via fra qualche giorno, deriva dagli Stati generali di alcuni mesi fa a cui anche il nostro Ordine ha partecipato offrendosi di organizzare tavoli e laboratori di studi urbani con lo scopo di migliorare, per quanto possibile, la nostra città”. Nel corso dell’inaugurazione della mostra, il coordinatore Carlo Nepi ha ricordato il legame tra De Carlo e Siena. “Nel 1975 – spiega – l’architetto fu incaricato del progetto del Piano particolareggiato ‘San Miniato-La Lizza’ e da lì nacque una relazione con la città che andò avanti con l’I.L.A.& U.D. che stette a Siena ben 9 anni durante i quali il laboratorio, tenuto da importanti scuole di architettura americane ed europee, produsse una quantità incredibile di progetti sulla città. In particolare 4 anni vennero passati dentro al Santa Maria della Scala, elaborando un patrimonio di proposte e di progetti. Per questo – conclude Nepi – parliamo di ‘ritorno’ di De Carlo in questo luogo, omaggiandolo con una mostra ad hoc”. “I disegni esposti – spiega Giacomo Gatto, curatore dell’allestimento e della grafica – sono la testimonianza del lavoro nascosto e del lato professionale più intimo di De Carlo. mostra de carlo 2La mostra si compone di alcuni schizzi e di plastici (questi ultimi relativi ai lavori fatti dall’architetto a Siena) oltre che di video che completano l’esperienza. Insieme ai disegni presentiamo gli appunti scritti che De Carlo spargeva nei suoi testi e diari aiutando così il visitatore a capire meglio la personalità di questo architetto – conclude Gatto – che ha dato molto ed è ancora poco conosciuto”. A rappresentare il Comune di Siena durante l’inaugurazione c’era l’assessore ai Lavori pubblici Paolo Mazzini. “La nostra amministrazione – afferma – è lieta di aver collaborato con l’Ordine degli Architetti per questa mostra. Non solo perché De Carlo ha lasciato molti segni nella nostra città, visibili e invisibili, ma anche perché questa collaborazione vuole rinforzare il rapporto necessario tra il Comune e l’Ordine che rappresenta una categoria non tanto di professionisti tecnici, quanto invece di intellettuali che attraverso la propria cultura e le proprie proposte contribuiscono a pensare e a ripensare lo spazio cittadino e quindi la vita di tutti noi”. La mostra è visitabile dalle ore 10,30 alle ore 18,30 fino al prossimo 25 ottobre.

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